PROGETTO LANTERNA
Il Nordest del Brasile rappresenta ancora una delle regioni dove il divario tra ricchi e poveri è drammatico e causa di enormi problemi sociali che colpiscono soprattutto le famiglie e i bambini. Da oltre quarant’anni a Igarassù nella periferia di Recife si è avviato, ad opera del Movimento dei Focolari, un progetto di promozione umana, fucina di iniziative di carattere culturale e sociale ispirate all’Ideale della fraternità universale. Nasce così la Scuola Santa Maria, che promuovendo rapporti basati sull’amore reciproco vissuto nel quotidiano, vuole offrire ai bambini dei quartieri più poveri un percorso formativo che permetta loro un’alternativa alla droga e alla prostituzione. Tutto ciò è stato possibile anche grazie ad azioni di solidarietà promosse dall’impegno più che decennale di una pediatra italiana, la Dottoressa Giuseppina Veneruso: grazie a lei si costituisce l’Associazione “ Prima di tutto l’Uomo “ che nel tempo avvierà diversi progetti socio-sanitari.
Gli alunni, attualmente circa 580 dai 4 ai 16 anni di età, sono tuttora bambini che per la maggior parte vivono in condizioni di grande povertà e il cui mantenimento agli studi viene finanziato da progetti di sostegno a distanza. I contenuti pedagogici mirano allo sviluppo del bambino come persona e sono sintetizzati dall’espressione Arte di Amare: si concretizzano in azioni collettive o personali inserite nel programma scolastico, come il Club del Donare che forma a una cultura di fraternità e condivisione, l’Angolo del Riciclo per una cultura di ecologia e rispetto dell’ambiente, il Giornalino Studentesco della Pace per una cultura della solidarietà e della non violenza. Alcuni progetti educativi, tra gli altri il progetto Educazione alla Pace, il Progetto Città, il Progetto Vivere, hanno avuto anche il riconoscimento delle strutture pubbliche del Municipio di Igarassù che in alcuni casi le ha addirittura inserite nel programma formativo di altre scuole, dal 2003 al ciclo elementare si è affiancata la scuola materna attraverso un progetto in partenariato con il Comune di Calenzano, Regione Toscana, Cei e Comune di Sesto Fiorentino. Si costruirà in quegli anni anche la Clinica Sorriso, un ambulatorio con annesso laboratorio clinico dedicato all’assistenza sanitaria degli alunni e delle loro famiglie, che attualmente conta la partecipazione su base volontaria di 6 medici e un’analista di laboratorio. Il suo nome è l’espressione dell’augurio che Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari, formula per l’inaugurazione: “Perché i bambini assieme alla salute riacquistino la gioia di vivere!”. Attraverso borse di studio, delle quali si fa promotrice un’insegnante di Vicenza, Gabriella Zanetti, quindici giovani possono laurearsi e altri ancora iscriversi all’università. Successivamente grazie alle associazioni italiane Nova e MAIS che danno vita a vari progetti si completerà anche la costruzione delle aule per la scuola media che si aggiunge al ciclo elementare. E’ nel 2009 che Elena Cracco, medico specialista in medicina nucleare insieme al marito Enrico Barzon e ai loro 4 figli incontrano per la prima volta i bambini della scuola Santa Maria. A partire da quel primo viaggio Elena può visitare annualmente i bambini della scuola in collaborazione con tre medici della Clinica Sorriso: molti alunni non hanno mai incontrato un medico, alcuni anche di 3-4 anni sono vittime di abusi, prigionieri di una spirale di povertà senza fine, spesso vittime di malattie facilmente curabili. Al progetto si affiancherà nel 2012 Giuseppe Massignani, educatore, per promuovere iniziative di sostegno alla scuola sul versante culturale e tanti altri, provenienti dal mondo della medicina, della pedagogia e non solo, danno la loro disponibilità. Qualche anno fa, in occasione di un progetto di umanizzazione della medicina nel Triveneto, avviene come relatrice ad un convegno sul tema della disabilità: Marilena, tetraplegica dalla nascita, è psicologa, sessuologa e scrittrice: nasce un dialogo profondo. Alla domanda: Quali sono i suoi sogni? Elena racconta qualcosa di questo progetto. Marilena ne è affascinata e intravede le potenzialità di diffondere il modello pedagogico della scuola nella nostra realtà, in una forma di interscambio e fraternità vissuta. Sarà lei a dare un nome a questo progetto, un nome che ne esprime la realtà profonda: Progetto Lanterna, perché questa luce sia messa sul moggio. La povertà crescente nel Nord-est, la carenza dell’assistenza sanitaria pubblica e il numero crescente di alunni ha reso insufficiente il contributo del loro mantenimento nella scuola Santa Maria. Il desiderio di sostenere quella che ci sembra una realtà così preziosa, perché rappresenta un modello pedagogico capace di trasformare la società nel profondo, ci fa sognare di poter realizzare una nuova forma di cooperazione basata sull’interscambio e sulla reciprocità. Unire risorse, cuori, energie perché si realizzi l’unità tra persone e tra popoli, al di là di ogni limite, per concorrere, anche solo con una piccola goccia, alla fraternità universale.
Ecco i nostri obiettivi:
Per informazioni i contatti dei responsabili di progetto:
Elena Cracco 328 802 9161 [email protected]
Giuseppe Massignani 328 422 0931 [email protected]
Gabriella Zanetti 338 935 9959 [email protected]
Gli alunni, attualmente circa 580 dai 4 ai 16 anni di età, sono tuttora bambini che per la maggior parte vivono in condizioni di grande povertà e il cui mantenimento agli studi viene finanziato da progetti di sostegno a distanza. I contenuti pedagogici mirano allo sviluppo del bambino come persona e sono sintetizzati dall’espressione Arte di Amare: si concretizzano in azioni collettive o personali inserite nel programma scolastico, come il Club del Donare che forma a una cultura di fraternità e condivisione, l’Angolo del Riciclo per una cultura di ecologia e rispetto dell’ambiente, il Giornalino Studentesco della Pace per una cultura della solidarietà e della non violenza. Alcuni progetti educativi, tra gli altri il progetto Educazione alla Pace, il Progetto Città, il Progetto Vivere, hanno avuto anche il riconoscimento delle strutture pubbliche del Municipio di Igarassù che in alcuni casi le ha addirittura inserite nel programma formativo di altre scuole, dal 2003 al ciclo elementare si è affiancata la scuola materna attraverso un progetto in partenariato con il Comune di Calenzano, Regione Toscana, Cei e Comune di Sesto Fiorentino. Si costruirà in quegli anni anche la Clinica Sorriso, un ambulatorio con annesso laboratorio clinico dedicato all’assistenza sanitaria degli alunni e delle loro famiglie, che attualmente conta la partecipazione su base volontaria di 6 medici e un’analista di laboratorio. Il suo nome è l’espressione dell’augurio che Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari, formula per l’inaugurazione: “Perché i bambini assieme alla salute riacquistino la gioia di vivere!”. Attraverso borse di studio, delle quali si fa promotrice un’insegnante di Vicenza, Gabriella Zanetti, quindici giovani possono laurearsi e altri ancora iscriversi all’università. Successivamente grazie alle associazioni italiane Nova e MAIS che danno vita a vari progetti si completerà anche la costruzione delle aule per la scuola media che si aggiunge al ciclo elementare. E’ nel 2009 che Elena Cracco, medico specialista in medicina nucleare insieme al marito Enrico Barzon e ai loro 4 figli incontrano per la prima volta i bambini della scuola Santa Maria. A partire da quel primo viaggio Elena può visitare annualmente i bambini della scuola in collaborazione con tre medici della Clinica Sorriso: molti alunni non hanno mai incontrato un medico, alcuni anche di 3-4 anni sono vittime di abusi, prigionieri di una spirale di povertà senza fine, spesso vittime di malattie facilmente curabili. Al progetto si affiancherà nel 2012 Giuseppe Massignani, educatore, per promuovere iniziative di sostegno alla scuola sul versante culturale e tanti altri, provenienti dal mondo della medicina, della pedagogia e non solo, danno la loro disponibilità. Qualche anno fa, in occasione di un progetto di umanizzazione della medicina nel Triveneto, avviene come relatrice ad un convegno sul tema della disabilità: Marilena, tetraplegica dalla nascita, è psicologa, sessuologa e scrittrice: nasce un dialogo profondo. Alla domanda: Quali sono i suoi sogni? Elena racconta qualcosa di questo progetto. Marilena ne è affascinata e intravede le potenzialità di diffondere il modello pedagogico della scuola nella nostra realtà, in una forma di interscambio e fraternità vissuta. Sarà lei a dare un nome a questo progetto, un nome che ne esprime la realtà profonda: Progetto Lanterna, perché questa luce sia messa sul moggio. La povertà crescente nel Nord-est, la carenza dell’assistenza sanitaria pubblica e il numero crescente di alunni ha reso insufficiente il contributo del loro mantenimento nella scuola Santa Maria. Il desiderio di sostenere quella che ci sembra una realtà così preziosa, perché rappresenta un modello pedagogico capace di trasformare la società nel profondo, ci fa sognare di poter realizzare una nuova forma di cooperazione basata sull’interscambio e sulla reciprocità. Unire risorse, cuori, energie perché si realizzi l’unità tra persone e tra popoli, al di là di ogni limite, per concorrere, anche solo con una piccola goccia, alla fraternità universale.
Ecco i nostri obiettivi:
- Visite mediche annuali a tutti gli alunni della scuola
- Fornitura di materiale medico e didattico per l’ambulatorio della scuola
- Percorso formativo di medici volontari
- Fornire l'ambulatorio della scuola di materiale medico e didattico.
- Servizio di telemedicina per diagnosi a distanza.
- Percorso formativo per i genitori degli alunni su specifici temi di salute
- Corso mamma-figlia” (Centro Veneto Metodo Billings) di educazione alla sessualità e alla relazione
- Azioni di volontariato per adolescenti/giovani
- Scambio di esperienze tra medici itliani e brasiliani
- Nell'ambito del progetto di Umanizzazione della Medicina e dell'Assistenza Socio-Sanitaria (Progetto PUMASS) incontri sul tema Equità e globalizzazione in Salute
Per informazioni i contatti dei responsabili di progetto:
Elena Cracco 328 802 9161 [email protected]
Giuseppe Massignani 328 422 0931 [email protected]
Gabriella Zanetti 338 935 9959 [email protected]
P.R.O.G.R.E.S.S.
Progetto di Ricerca e Orientamento di Giovani alla Responsabilità Etica e allo Sviluppo Sociale
E' un progetto comune che nasce dall'esigenza comune a noi Giovani per un Mondo Unito e a tanti nostri amici di potersi orientare in un mondoerr di cambiamenti sociali, politici ed economici sempre più repentini. Da qui l'idea di una serie di incontri che ci forniscano le nozioni base per comprendere quanto ci accade intorno, di dibattere le nostre opinioni con esperti e di confrontarle tra noi per dare a tutti la possibilità di spendere le competenze acquisite nel nostro contesto sociale e civile.
Il percorso ha durata triennale e si struttura in una serie di incontri con esperti, accompagnati da momenti di confronto e dibattito. Non sono inoltre escluse eventuali "trasferte" presso centri, enti o associazioni allo scopo di toccare con mano quanto discusso precedentemente in sala. P.R.O.G.R.E.S.S. è indirizzato principalmente a giovani dai 18 ai 30 anni, ma aperto ai "giovani" di tutte le età!!! Clicca questo link per avere maggiori informazioni http://blogress.weebly.com/ |
P.U.M.A.S.S.
Progetto di Umanizzazione della Medicina e dell'Assistenza Socio-Sanitaria
Convegni:
Sono rivolti a tutti gli operatori del complesso mondo della medicina, sanità ed assistenza, realmente interessati ad un progetto di crescita e sviluppo sull’obiettivo proposto, che sentono di potersi impegnare in un percorso culturale in più tappe, anche nuovi alle tematiche trattate.
- LA PERSONA AL CENTRO DEL SISTEMA WELFARE
Mestre (VE), 19 giugno 2010
- MALATTIA E DISABILITA': OLTRE IL LIMITE...
Piove di Sacco (PD), 9 aprile 2010
Giornate di Alta Formazione:
(realizzate all'interno del Corso di Perfezionamento "Comunicazione emotiva e relazione terapeutica, di aiuto e di cura, nelle professioni sanitarie e sociali", promosso dall'Università degli Studi di Padova)
- COMUNICAZIONE EMOTIVA, REALZIONE TERAPEUTICA, DISABILITA': IL LIMITE COME DIAPASON DI SINTONIZZAZIONE SULL'ESSENZIALE
Padova, 7 ottobre 2011
- LA RELAZIONE TERAPEUTICA CON IL PAZIENTE ABUSATORE-DIPENDENTE
Padova, 21 ottobre 2011
- LA MALATTIA E LA MORTE IN UN MONDO INTERCULTURALE
Padova, 11 novembre 2011 - scarica la presentazione -
Sono rivolti a tutti gli operatori del complesso mondo della medicina, sanità ed assistenza, realmente interessati ad un progetto di crescita e sviluppo sull’obiettivo proposto, che sentono di potersi impegnare in un percorso culturale in più tappe, anche nuovi alle tematiche trattate.
- LA PERSONA AL CENTRO DEL SISTEMA WELFARE
Mestre (VE), 19 giugno 2010
- MALATTIA E DISABILITA': OLTRE IL LIMITE...
Piove di Sacco (PD), 9 aprile 2010
Giornate di Alta Formazione:
(realizzate all'interno del Corso di Perfezionamento "Comunicazione emotiva e relazione terapeutica, di aiuto e di cura, nelle professioni sanitarie e sociali", promosso dall'Università degli Studi di Padova)
- COMUNICAZIONE EMOTIVA, REALZIONE TERAPEUTICA, DISABILITA': IL LIMITE COME DIAPASON DI SINTONIZZAZIONE SULL'ESSENZIALE
Padova, 7 ottobre 2011
- LA RELAZIONE TERAPEUTICA CON IL PAZIENTE ABUSATORE-DIPENDENTE
Padova, 21 ottobre 2011
- LA MALATTIA E LA MORTE IN UN MONDO INTERCULTURALE
Padova, 11 novembre 2011 - scarica la presentazione -